- “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto nell’assenza di malattia o d’infermità”
(Organizzazione Mondiale della Sanità, Costituzione dell’Oms, 1948)
Ma c’è anche chi ha visto nella salute non uno stato, ma un atteggiamento positivo verso il quale tendere:
- “Un’attitudine personale ottimale verso una vita piena, gioiosa e creativa”
(Hoyman, H.S., Our modern concept of health, comunicazione all’American Public Health Association, Detroit, 1961)
Oppure chi ha parlato di funzionamento entro certi parametri in un determinato contesto sociale:
- “La capacità dell’individuo di funzionare in una maniera accettabile a se stesso e al gruppo d’appartenenza”
(Dubos, R., The Mirage of Health, Harper and Row, New York, 1971)
Si tratta di posizioni non molto recenti, ma tutte a loro modo attuali e integrabili.
Cinque bisogni alla base del benessere
Secondo il dizionario il benessere è uno “stato di buona salute fisica e psichica, felicità” oppure una condizione di “prosperità economica, agiatezza”.
La Commissione Salute dell’Osservatorio europeo su sistemi e politiche per la salute ha proposto una definizione di benessere come “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”.
Secondo Maslow e la sua piramide sentiamo cinque tipologie di bisogni principali, nel momento in cui anche solo uno di questi non viene soddisfatto viene a mancare lo stato di benessere.
La sua classificazione è stata rivisitata da diversi studiosi e forse in parte superata, ma ci fa capire facilmente quali siano le sfere coinvolte nella percezione del ben-essere.
- Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
- Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
- Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
- Bisogni di stima, di prestigio, di successo
- Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupandouna posizione soddisfacente nel gruppo sociale).