La postura è importante, anzi fondamentale. È la posizione del nostro corpo nello spazio e il modo in cui combatte la forza di gravità, mantenendoci in equilibrio quando stiamo in piedi o seduti.
Un meccanismo affascinante, ma non semplice. In questo lavoro continuo del nostro organismo vanno a concorrere diversi fattori neurofisiologici, biomeccanici, emotivi e psicologici, tutti relazionati tra di loro.
Ecco perché parlare di postura significa aprirsi alla conoscenza del corpo e del suo funzionamento. Non è affatto un atto di fiducia, ma una questione oggettiva di misurazione e valutazione.
Iniziamo a parlarne usando le parole giuste.
1) Posturometria
La posturometria è la disciplina che misura la postura, ovvero la posizione e l’orientamento del corpo sia in posizione statica che dinamica rispetto alla forza di gravità, rilevando anche le possibili alterazioni.
2) Stabilometria
(O posturometria statica) Valutazione del controllo posturale di un soggetto immobile in posizione eretta.
3) Rachide
Il rachide, che occupa una posizione dorso-mediale nel torso, è una struttura di sostegno della testa e del tronco e di protezione per il midollo spinale. Sebbene talvolta ci si riferisca esclusivamente alla colonna vertebrale, con il termine rachide vanno inclusi, oltre alla parte ossea (vertebre), i legamenti, i dischi intervertebrali, i muscoli, i nervi (col midollo spinale) ed i vasi sanguigni.
Fonte: Wikipedia
4) Occlusione
L’occlusione dentale è costituita dai reciproci rapporti assunti dalle arcate dentarie in posizione di combaciamento, ovvero dal modo in cui i denti vengono in contatto.
5) Apparato stomatognatico
Denti, gengive, ossa mascellari (mascellare superiore e inferiore o mandibola), articolazioni temporo-mandibolari (ATM), ghiandole salivari, tessuti neuro-muscolari e mucose orali.
Tutte le parti appena descritte vengono spesso sinteticamente nominate come “apparato stomatognatico” (dove “stoma, stomatos”=”bocca” e “gnatos”=”mascella”).
6) Biochimica
La biochimica è lo studio della chimica della vita, un ponte fra la biologia e la chimica che studia le reazioni chimiche complesse che danno origine alla vita: oggetto di studio sono la struttura e le trasformazioni dei componenti delle cellule, come proteine, carboidrati, lipidi, acidi nucleici e altre biomolecole.
Fonte: Wikipedia
7) Emozioni
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche e a stimoli di diversa natura. In termini darwiniani la loro funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni in cui serve una risposta immediata ai fini della sopravvivenza, senza dover usare dei processi di elaborazione coscienti.
L’emozione può causare confusione, allerta ecc., ma anche aumentare alcune capacità come la concentrazione. Il volto e il linguaggio verbale riflettono degli stati emotivi specifici. Le emozioni primarie, secondo Robert Plutchik sono otto, divise in quattro coppie:
- la rabbia e la paura
- la tristezza e la gioia
- la sorpresa e l’attesa
- il disgusto e l’accettazione
Altri autori hanno proposto altre suddivisioni che porterebbero anche una classificazione di emozioni secondarie quali ad esempio nostalgia, allegria, speranza, perdono ecc.
8) Rieducazione posturale
La rieducazione posturale è una disciplina in grado di correggere posture errate e di prevenire disturbi più seri a carico della colonna vertebrale e osserva l’individuo sia da un punto di vista strutturale che funzionale. Propone allungamento per i muscoli rigidi e ipertonici e rinforzo per i muscoli ipotonici.
Lo scopo è ricondurre il paziente alla corretta postura evitando (o limitando) quando possibile l’assunzione di farmaci o il ricorso a interventi chirurgici, mettendolo in condizione di svolgere in maniera armonica la normale attività quotidiana.
La rieducazione e la ginnastica posturale possono aiutare ad eliminare il dolore e a recuperare funzionalità muscolare e articolare, nei casi di cervicalgie, lombalgie, ernie del disco, pubalgie e in tutte le alterazioni posturali tipiche dell’età evolutiva come la scoliosi e l’ipercifosi dorsale.
Per la riuscita del trattamento è fondamentale la collaborazione attiva del paziente.
Autore: Silvia Zanfrini